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Montagna

2016 Anno Importante? Non so… Alpinismo vero?

Faticosa ripresa!

Siamo ormai arrivati alla fine di un nuovo anno, è forse tempo di fare un po’ il riepilogo di quanto accaduto!? Si fa così no?

Qualche anno fa ho deciso di riprendere a praticare alpinismo ad un buon livello e, devo dire che è stata dura!

Purtroppo le incognite erano parecchie e le sorprese altrettante.

Il fisico in primis, a 60 anni sarà mai possibile riprendere ad arrampicare? Sarà possibile ritornare ad alta quota? Riuscirò a prepararmi a dovere?

Se è vero che non ho mai smesso completamente di “andar per monti”, alcuni acciacchi hanno spesso rallentato il ritmo e indolenzito le membra con tempi di recupero più lunghi.

Il massacrante lavoro poi degli anni precedenti la mia scelta hanno completato l’opera.

La mia scelta poi è stata affiancata da un’altra assai più scellerata: acquisto casa e … relativo mutuo!

Ma chi immaginava questa crisi?

Sono corso ai ripari ma, il prezzo da pagare è stato notevole!

Le molte rinunce con relativi ridimensionamenti non mi hanno comunque fatto desistere dal primo obiettivo: tornare ai monti!

Castelletto
Brenta da assaggiare

Scuola di alpinismo!

Un desiderio mai sopito era: ritornare ad insegnare in una scuola di alpinismo.

Ho conseguito il titolo di Istruttore Nazionale di Alpinismo parecchi anni fa e mi spiaceva non ritornare all’insegnamento.

Da contatti e discorsi fatti alla fine, mi hanno accolto nella Scuola Prealpi di Arco di Trento.

Non vi dico i problemi burocratici incontrati!

Qualcuno mi ha illegittimamente rimosso sia pure senza autorizzazione e soprattutto senza avvisare l’interessato (io!)

Comunque di fatto, faccio ormai parte dell’organico della scuola suddetta.

Come esordio ho fatto una prima apparizione al corso di alpinismo d’alta montagna.

Conscio dell’ancora carente forma fisica mi sono buttato ma, ho dovuto presto dare spazio ai più giovani: non tenevo il ritmo (i limiti erano soprattutto la schiena, che poi si è rivelata …)!

Migliore è stato l’approccio con il corso roccia, anche perché i primi contatti sono stati abbastanza “soft”: solo un paio di uscite in ambiente.

Quest’anno, sia pur non dando mai disponibilità totale, mi sono ritrovato a sopperire ad una forte mancanza di organico e quindi a partecipare a quasi tutti gli eventi.

… Ci si deve allenare!

Corro quindi ai ripari proponendomi un allenamento mirato, compresi che le solite passeggiate tra i monti non bastavano più!

Ho ripreso dopo anni a correre ma, immediati crampi mi hanno fatto presto desistere!

Ok! Esperti consiglieri mi hanno convinto ad acquistare scarpe più adatte al tipo di sforzo (io usavo le prime che trovavo, magari le più economiche).

Missione compiuta! Avevo ritrovato il piacere di correre (una vecchia passione che mi consentiva di ottenere sempre una buona preparazione propedeutica).

… come si dice? “Il diavolo fa le pentole e non i coperchi?” Dopo solo tre uscite, quando già assaporavo l’aumento dei tempi nella corsa, sdung! …maledetta schiena! O forse benedetta, non so!

Sta di fatto che mi sono bloccato e non sono più riuscito a riprendermi!

Certo l’età non aiuta!

Ero furibondo! Parlai col mio medico, che tra l’altro è molto bravo ed è appassionato di trekking. Iniziai un iter complesso e lungo per scoprire cosa ci fosse sotto e cosa potessi fare, ed intanto non reggevo, non riuscivo ad andare in montagna!

Arrivai alla fine, dopo una diagnosi complessa e devastante, alla ozono terapia somministratami, tra l’altro, da un mio allievo ad un corso roccia di tanti anni fa (mi ha riconosciuto lui!), ora un bravissimo ortopedico fisiatra.

Ma purtroppo non bastava, ancora non funzionava!

Ricominciai a scarpinare ma, non potevo reggere lo zaino, non potevo fare più di un paio d’ore di cammino e non troppo forte!

Infine un fisioterapista ha scommesso con me ed i risultati positivi hanno incominciato a manifestarsi: piano piano lo zaino diventò amico e le ore di resistenza incominciavano a salire.

Quando ero sul bello della crescita e nel vivo dell’attività, un altro problema: uno strappo al polpaccio mi ha fermato per altre tre settimane. Che rabbia!

Ormai però avevo compreso alcune cose che mi consentivano di stare bene e migliorare ed ancora oggi, nonostante i miei soliti mali di stagione, sto costantemente migliorando.

Racconterò in altri post le esperienze trascorse, per ora mi limito a dire che, nonostante potranno venire altre disavventure, ormai ho ripreso e spero che il Signore mi consenta di continuare sempre meglio!

fiorenzo

Libero Professionista. Mi occupo da decenni di sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs 81/08) e altro. Appassionato di montagna (ho insegnato alpinismo nelle scuole del CAI come Istruttore Sezionale, Regionale e Nazionale). Sono iscritto alla SAT (sez CAI).

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